Grande attenzione
mediatica per il discorso che Mattia Fantinati del Movimento 5 Stelle ha tenuto
ieri al Meeting Cl di Rimini.
Un po’ impacciato nella
lettura delle pagine che aveva preparato, si è presentato con il consueto stile
veridittivo dei pentastellati.
“… non sono qui per
prendere applausi, non sono qui per cercare consensi.”
“Sono qua per dire la
verità.”
Lo stile veridittivo porta a una bordata:
“Ed oggi, proprio
onestamente sono qui per denunciare come Comunione e Liberazione, la più
potente lobby
italiana, abbia trasformato l’esperienza spirituale
morale, in un paravento di interessi personali, finalizzati sempre e comunque a
denaro e potere.”
Dal punto di vista
retorico (il tema che ci sta a cuore!), Fantinati conquista gli applausi di una
platea non esattamente favorevole, con un chiasmo,
una figura che si ottiene quando parole identiche (o che rimandano allo stesso
concetto) sono disposte in ordine incrociato, creando la struttura: ABBA.
“… la politica deve
essere laica perché deve fare il bene comune, di tutti.
Non esiste una politica
(A) cristiana (B), esiste un cristiano (B) che fa politica (A).”
Sul finale, Fantinati si
serve della progressione ascendente del climax,
che va dai “potenti” a “Dio”:
"Negli anni avete
generato un potere politico capace di influenzare
sanità, scuole
private cattoliche, università e appalti. Sempre dalla
parte dei potenti, sempre
dalla parte di chi comanda. Sempre in
nome di Dio“.
Mai sottovalutare il
potere del chiasmo e del climax.
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