martedì 31 luglio 2012

Alemanno il #quasi-man: “i treni della metro B1 arrivano quasi in orario”

Poniamo che uno di noi vada dal fornaio per comprare il pane e il commesso dica “il prezzo è sempre lo stesso, ma il filone non è venuto proprio benissimo. È venuto quasi bene”.

È, in sintesi, quanto ha detto Gianni Alemanno, sindaco di Roma, in un video pubblicato nel suo blog “duepuntozero”, pubblicato per arginare la valanga di critiche sullo psichedelico funzionamento della neo inaugurata linea B1 della metro.

Nel filmato si vede un Alemanno in maniche di camicia che, con aria ingrugnata, vaga per la metropolitana di Roma: timbra il biglietto, prende la scala mobile, si “sostiene agli appositi sostegni” e così via.

Una dichiarazione chiosa il video (per il resto muto):

«Sono passati 47 giorni da quando è stata inaugurata la metro B1e abbiamo potuto vedere che i treni, anche in un momento critico come le 8, 8 e mezzo del mattino, arrivano quasi in orario. Invece degli otto minuti, otto-dieci minuti, questa era la frequenza prevista secondo il progetto [la frase non si conclude, Alemanno bofonchia e non ci dice quanti sono gli effettivi minuti di attesa]. Quindi possiamo pensare che - dopo tante polemiche, tanti disservizi di cui ci scusiamo – finalmente Atac sta riuscendo a riportare una funzionalità adeguata a questa parte importante della linea metropolitana»

Quasi metro, quasi raccolta differenziata, quasi nettezza urbana, quasi...

Vi ricordate la canzone dei Village people?

“Quasi, quasi man
I gotta be a quasi man
Quasi macho man
I gotta be a quasi”

lunedì 30 luglio 2012

Lega, partito patriarcale edipico

Le recenti battute di Umberto Bossi fanno intuire che la Lega non riuscirà a liberarsi facilmente del senatur.
Oggi, intervistato da Repubblica sulle epurazioni di Maroni, dichiara:

«Io ho voce in capitolo anche quando dicono che non ho voce in capitolo. […] Statuto o non statuto farò rientrare chi non meritava di essere mandato via. Poi voglio vedere se cacciano anche me»

Quanta antropologia e quanta letteratura dietro queste parole!

A quanto pare nella Lega regna il patriarcato, un modello antropologico nel quale il potere è appannaggio del più anziano e non c’è regola o norma democraticamente stabilita che possa cambiare lo stato delle cose («Statuto o non statuto…», dice Umberto).

La Lega, oltre a essere patriarcale, è anche tragica, nel senso di luogo in cui si svolge la tragedia greca. Bossi è il padre Laio dell’Edipo di Sofocle e Maroni cerca di ucciderlo in chiave edipica.

Ma Laio non molla.

giovedì 19 luglio 2012

martedì 17 luglio 2012

Forza Italia? Fanta Italia? Forse Italia? Italia?

Mi chiamo Flavia.

No, non è vero. Sono stata equivocata. I miei genitori hanno sbagliato: volevano chiamarmi Fulvia. Quello dell’anagrafe aveva l’otite: ha capito male, era Filomena.

Ieri il quotidiano tedesco Bild riportava un’intervista a Silvio Berlusconi nella quale l’ex premier dichiarava:

«[…] torneremo presto al vecchio nome del partito: Forza Italia»

A seguito delle proteste degli ex An, Silvio ha fatto una rapida marcia indietro:

«L’idea del cambio di nome del Popolo della Libertà a Forza Italia è stata equivocata, trattandosi, com’è logico ed evidente, non già di una decisione assunta ma solo di un’idea, di una proposta da discutere e da verificare nelle sedi proprie»

Giusto, caro Silvio. Anzi Saverio. No, Salvatore.

lunedì 16 luglio 2012

Najat Vallaud-Belkacem, il mestiere più antico del mondo e la boiata più vecchia del mondo

L’argomentazione del “mestiere più antico del modo” per tollerare la prostituzione è, ed è sempre stata, una boiata pazzesca. Se una cosa si è sempre fatta non vuol dire che sia giusta e credo sia diabolico perseverare.

Najat Vallaud-Belkacem, ministro francese delle pari opportunità, lo ha dichiarato oggi in un’intervista a La Repubblica:

«Non ci si può limitare a dire che è il più vecchio mestiere del mondo, io mi occupo delle vittime»

Sì, “vittime” perché dietro al fenomeno della prostituzione non ci sono, generalmente, signore consapevoli, ma ragazzine ridotte in schiavitù e vittime della tratta.

venerdì 13 luglio 2012

Angelino Alfano perde il quid e il ticket. Li trova la Santanché?

In pochi mesi il nome di Angelino Alfano, segretario del Pdl, è stato legato a un termine latino e a uno Made in the US, entrambi nefasti per la sua carriera. Nel marzo scorso, Silvio Berlusconi aveva limitato l'ambizione del suo delfino con una frase sibillina - poi smentita - che non prometteva nulla di buono: «È bravo e tutti gli vogliono bene ma gli manca un quid, gli manca la storia», «io sto lì a sostenerlo», «poi vediamo». E infatti abbiamo visto. Il povero Angelino ha dovuto rinunciare alla premiership, in quanto privo dell'X Factor necessario alla politica dei grandi. Oggi deve rinunciare anche al ticket, perché sembra che Berlusconi voglia una donna. Il termine è preso in prestito dalle elezioni americane che prevedono che il presidente scelga il suo vice to run on the same ticket. Il biglietto omaggio è nella borsetta della Santanché? Lei nega.

mercoledì 11 luglio 2012

Monti premier nel 2013? No, però sono Spiderman contro il Goblin-Spread

«Escludo di considerare un’esperienza di governo che vada oltre la scadenza delle prossime elezioni. Naturalmente sono e resterò senatore a vita.»

Con queste parole Mario Monti esclude la possibilità di riproporsi come premier alle prossime elezioni del 2013.

Lo esclude categoricamente?

Non proprio, perché da Bruxelles dichiara:

«Temo che quanto più ci avvicineremo alla conclusione della nostra esperienza di governo, tanto più lo spread sarà destinato a salire.»

Monti si pone ancora una volta come l’eroe, una sorta di Spiderman che salva il mondo dalla minaccia letale dell’anti-eroe Spread-Goblin.

L’eroe, l’antieroe, la minaccia per l’umanità. Un classico narrativo.