giovedì 30 aprile 2015

Perché gli afro-americani finiscono in prigione più dei bianchi? Hillary Cliton alla Columbia University


Ieri, alla Columbia University di New York, Hillary Clinton ha affrontato il tema spinoso delle diverse opportunità tra bianchi e neri nella società americana. 
“Dobbiamo fare i conti con una dura verità che riguarda la razza e la giustizia in America. C’è qualcosa di profondamente sbagliato quando un afro-americano ha molte più possibilità di un suo concittadino bianco di essere arrestato dalla polizia, accusato di un crimine e messo in carcere”.
“C'è qualcosa di sbagliato, quando un terzo di tutti gli uomini neri affronta la prospettiva di essere incarcerato durante la vita"

Quando la statistica diventa argomentazione.

Domanda non #retorica: un dirigente del Pci può essere felice?

Un nuovo appuntamento con la retorica nel cinema


La terrazza (1980) diretto da Ettore Scola con Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Jean Louis Trintignant, Carla Gravina. È un film a episodi. L’ultimo racconta la storia di un deputato del Pci che tradisce la moglie. Mario, interpretato da Gassman, immagina di rivelare la sua situazione in un’assemblea del partito. Il risultato è un discorso filosofico, che si chiude con una domanda: è lecito essere felici, anche se questo crea infelicità?
“La più comune aspirazione di tutti gli uomini, sancita persino nel testo di alcune Costituzioni, è la ricerca della felicità. Certo, si potrebbe dire che è individualismo. È il subito dell’ormai lontano ’68. No compagni. No, è anche qualche cosa di più antico. […] Io oggi sono qui per parlarvi di un mio problema personale [La sala mormora. Qualcuno dice: “ma veramente non si potrebbe”].
Sì, sì, mi rivolgerò dunque all’assemblea in forma di interrogazione, così mi sbrigo subito. È lecito, per un anziano compagno come me, innamorarsi, come se avesse ancora diciott’anni? Io amo infatti, riamato, una donna che indicherò con le sole iniziali: GT. Perché essa è coniugata. Secondo. Sarebbe legittimo che io, per vivere con questa donna, abbandonassi la compagna con la quale sono stato unito per 35 anni? […].
È conciliabile tutto questo con la salvaguardia del plurale sull’individuale, come tutti noi abbiamo sempre sostenuto? […] In sintesi: è lecito essere felici, anche se questo crea infelicità?”

#retorica 

sabato 25 aprile 2015

25 aprile: le parole di Giacomo Matteotti contro il fascismo



“Io il discorso l’ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me”. Sono le parole che, il 30 maggio 1924, Giacomo Matteotti rivolge ai suoi colleghi, dopo aver pronunciato un drammatico discorso alla Camera dei Deputati con il quale denunciava le intimidazioni e i brogli delle elezioni del 6 aprile del 1924.
Immediata la reazione di Mussolini sul giornale Il Popolo d’Italia: “bisogna dare una lezione al deputato del Polesine”. La “lezione” segue dopo qualche giorno: il 10 giugno Giacomo Matteotti viene rapito a Roma. Il suo corpo sarà ritrovato dopo due mesi a 25 chilometri dalla capitale.
Voglio ricordare l’Anniversario della liberazione d'Italia con le parole di Matteotti che, alla libertà del nostro Paese, ha dedicato la sua vita.
Nel suo discorso alla Camera, Matteotti ricorda gli episodi di violenza che hanno caratterizzato le elezioni:
“A Melfi è stata impedita la raccolta delle firme con la violenza. In Puglia fu bastonato perfino il notaio”
“L’inizio della campagna elettorale del 1924 avvenne dunque a Genova, con una conferenza privata e per inviti da parte dell’onorevole Gonzales. Orbene, prima ancora che si iniziasse la conferenza, i fascisti invasero la sala e a furia di bastonate impedirono all’oratore di aprire nemmeno la bocca”
Un voce non indentificata nell’aula dice:
“Non è vero, non fu impedito niente”
Matteotti reagisce con l’ironia, figura che consiste con il dire l’opposto di quello che si pensa, lasciando che sia il destinatario a interpretare il senso corretto dal contesto e dal tono della voce:
“Allora rettifico! Se l’onorevole Gonzales dovesse passare otto giorni a letto, vuol dire che si è ferito da solo, non fu bastonato. L’onorevole Gonzales, che è uno studioso di San Francesco, si è forse autoflagellato?”
Il presidente della Camera invita Matteotti a parlare “prudentemente”. La risposta di Matteotti è magistrale:
“Io chiedo di parlare non prudentemente né imprudentemente, ma parlamentarmente!”.

Viva il 25 aprile. Viva la libertà.

Intervista a Renato Barilli, uno dei più importanti esperti italiani di #retorica

"La retorica ha origini antichissime, ma credo che si mantenga perfettamente in forma". Renato Barilli, uno dei più grandi esperti italiani di retorica, ha rilasciato un video-intervista a PerLaRe, L'Associazione Per La Retorica, nata il 22 aprile.


giovedì 23 aprile 2015

Il Manifesto della Retorica



Folla per la Retorica, non si era mai visto!

Posti in piedi, ieri, all'incontro "Retorica,  il sale della parola", con Dino Amenduni, Renato Barilli, Paolo Boccardelli, Federica Chiavaroli, Ivan Lo Bello, Andrea Granelli, Flavia Trupia.
Ecco le foto.


lunedì 20 aprile 2015

PerLaRe, Associazione Per La Retorica su wired.it

Wired pubblica un articolo su PerLaRe, Associazione per la retorica, e lancia l'evento del 22 aprile:
Retorica, il sale della parola, ore 18,30, Civita, Piazza Venezia 11, Roma

Mercoledì 22 aprile nasce PerLaRe, Associazione Per La Retorica


venerdì 17 aprile 2015

Nasce PerLaRe, Associazione Per La Retorica. Ne parla corriere.it

PerLaRe-associazione Per la Retorica, fondata da Andrea Granelli e Flavia Trupia, si propone di adattare la retorica allo spirito del tempo. Ne parla corriere.it nell'articolo "Da Steve Jobs a Farinetti: dieci imprenditori diventati grandi grazie alla retorica".
PerLaRe si concentra su tre aree nelle quali la retorica svolge un ruolo chiave, malgrado pochi ne sappiano individuare la presenza: la politica, il business, il web.
Lo scopo dell’associazione è rilanciare la conoscenza e l’uso consapevole della retorica, per troppi anni ingiustamente emarginata e ridicolizzata. Questa disciplina, infatti, è stata spesso associata in modo esclusivo al discorso vanamente enfatico, esageratamente gonfiato, con il fine di nascondere la mancanza di contenuti o, peggio, l’opacità degli intenti. La retorica può essere questo, ma è anche molto altro. La storia ci insegna che può essere un bieco mezzo propagandistico o uno strumento democratico per dare gambe e respiro a un’idea: ne facevano uso Joseph Goebbels, in modo spregevole e Martin Luther King, in modo sublime.
PerLaRe crede nella parola, come strumento di comprensione di noi stessi e degli altri, di condivisione delle idee, di convivenza con la complessità e di persuasione dell’altro in modo pacifico.
PerLaRe crede che la conoscenza delle tecniche della retorica possa essere un vaccino, mettere in condizione le persone di riconoscere e contrastare la demagogia e la manipolazione. Per questo motivo i discorsi dei personaggi commentati in questo sito non sono sempre condivisibili. Scegliere solo esempi positivi avrebbe dato una visione distorta della materia e della realtà.
PerLaRe crede che la retorica sia uno strumento per tutti e non debba essere relegata a un circolo di accademici. Ecco perché l’associazione vuole essere un luogo di incontro di persone che usano la retorica nella loro vita professionale e desiderano farlo con maggiore consapevolezza, correttezza ed efficacia.
Perché la retorica non è solo arte del dire, ma soprattutto arte del ragionare.

mercoledì 15 aprile 2015

Non è story telling, non è public speaking. E' #retorica, baby

L'abbiamo chiamata story telling, l'abbiamo chiamata public speaking, ma è un'arte antica e italiana, nata nella Magna Grecia. E' la #retorica.
L’arte del dire e del ragionare nella politica, nel business e nel web
Mercoledì 22 aprile 2015, ore 18,30. Associazione Civita, Piazza Venezia, 11 - Roma.


martedì 14 aprile 2015

Hillary for President, con un video metalepsi

Quadretti di vita: è costruito così il video che Hillary Clinton ha lanciato sui social network per annunciare la sua corsa alla presidenza degli Stati Uniti.


Una scelta perfettamente in linea con il suo stile oratorio. Il filmato mette in scena le normali ma importanti aspirazioni della classe media: la donna che intende tornare a lavoro dopo aver cresciuto i suoi figli, la signora che vuole reinventarsi dopo la pensione, i fratelli latino-americani che progettano di aprire un’impresa, la coppia omosessuale che si sposa.
La rappresentazione dei desideri degli americani vale già come promessa di un impegno della candidata a fare in modo che quei desideri possano essere realizzati. Hillary compare solo alla fine, a garanzia della promessa di fatto.
La figura retorica usata è una metalepsi che “facilita la trasposizione di valori in fatti” (Perelman e Tyteca). Un esempio classico è la descrizione della vecchiaia attraverso i suoi effetti: cecità, sordità, difficoltà nel camminare… Non è certo un passo allegro, ma rende l’idea: «Quando la porta è chiusa sulla strada, quando diminuisce la voce del mulino, quando tace il canto dell’uccello […], quando si teme la salita e ci si spaventa durante il cammino» (Ecclesiaste).

Il video si conclude con una dichiarazione "Perché Quando le famiglie sono forti, l'America è forte. Quindi mi metto sulla strada per guadagnarmi il vostro voto perché è il vostro momento e spero che vi uniate a me in questo viaggio". Un invito all’azione: vi ho dimostrato che conosco i vostri desideri, ora votatemi.

martedì 7 aprile 2015

Mercoledì 22 aprile, Hasta la retorica siempre

‪#‎RETORICA‬, IL SALE DELLA PAROLA
L’arte del dire e del ragionare nella politica, nel business e nel web
Mercoledì 22 aprile 2015, ore 18,30. Associazione Civita, Piazza Venezia, 11 - Roma


venerdì 3 aprile 2015

#Retorica. Il sale della parola, il 22 aprile a Roma

L'ARTE DEL DIRE E DEL RAGIONARE NELLA POLITICA, NEL BUSINESS E NEL WEB
Il 22 aprile a Roma, nasce PerLaRe-Associazione Per La ‪#‎Retorica‬. Perché la #retorica non è un paese per vecchi.

Parteciperanno all'incontro: Dino Amenduni, Responsabile nuovi media, Proforma; Renato Barilli, professore emerito presso l’Università di Bologna e blogger; Paolo Boccardelli, direttore Luiss Business School; Federica Chiavaroli, imprenditrice nel campo della formazione e senatrice; Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria con delega all'Educazione; Andrea Granelli e Flavia Trupia, autori di “Retorica e business” (Egea) e fondatori dell’Associazione PerLaRE-Per La Retorica
Modera: Andrea Talamonti, Associazione Civita