lunedì 2 dicembre 2013

Grillo e i suoi nemici

Ogni eroe che si rispetti ha bisogno di un nemico. Lo sa bene Berlusconi che ha fatto dei suoi antagonisti i comunisti, prima, la magistratura, poi. Lo sa Renzi che si è scagliato contro i vecchi in politica, nemici da rottamare. Lo sapeva benissimo quel grande comunicatore di Steve Jobs che, quando ha lanciato il Macintosh, ha utilizzato uno spot che faceva apparire il concorrente Ibm intrusivo, omologante e dittatoriale come il Grande Fratello. http://www.youtube.com/watch?v=ipQngtV_8oU

Beppe Grillo del Vaffaday di Genova ha individuato vari nemici: i partiti e la finanza (super classici della sua fegatosa oratoria), i politici, i sindacati, le Regioni e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il quale ha chiesto l’impeachment.

Napolitano è l’antieroe di turno. Quello su cui spostare tutte le antipatie del pubblico.

“Napolitano, uno che si è raddoppiato la carica e nello stesso giorno ha distrutto le intercettazioni con Mancino. Uno così non lo voglio. Rimarrà solo. E la deve tradire da solo, l’Italia.”


Regola numero 1: se vuoi essere eroe trovati un antieroe e dallo in pasto alla piazza.

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