Ogni eroe che si rispetti
ha bisogno di un nemico. Lo sa bene Berlusconi che ha fatto dei suoi antagonisti i
comunisti, prima, la magistratura, poi. Lo sa Renzi che si è scagliato contro
i vecchi in politica, nemici da rottamare. Lo sapeva benissimo quel grande
comunicatore di Steve
Jobs che, quando ha lanciato il Macintosh, ha utilizzato uno spot
che faceva apparire il concorrente Ibm intrusivo, omologante e dittatoriale
come il Grande Fratello. http://www.youtube.com/watch?v=ipQngtV_8oU
Beppe Grillo del Vaffaday di Genova ha individuato vari nemici:
i partiti e la finanza (super classici della sua fegatosa oratoria), i
politici, i sindacati, le Regioni e il presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano per il quale ha chiesto l’impeachment.
Napolitano è l’antieroe di
turno. Quello su cui spostare tutte le antipatie del pubblico.
“Napolitano, uno che si è raddoppiato
la carica e nello stesso giorno ha distrutto le intercettazioni con Mancino.
Uno così non lo voglio. Rimarrà solo. E la deve tradire da solo, l’Italia.”
Regola numero 1: se vuoi
essere eroe trovati un antieroe e dallo in pasto alla piazza.
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