giovedì 30 ottobre 2014

Il dico-non dico di Pina Picierno si chiama preterizione


Le figure che permettono, allo stesso tempo, di dire e non dire sono interessanti ma non prive di conseguenze. Lo sa bene la parlamentare europea del Pd Pina Picierno che ha sollevato un polverone, dopo le sue dichiarazioni di ieri mattina ad Agorà.
La Picierno ha incautamente cercato di difendere Renzi dalle dichiarazioni della Camusso, secondo le quali il Governo sarebbe sostenuto dai poteri forti.
Lo ha fatto con una preterizione, la figura del non dire che dice: “meglio non parlare di…”, “non starò a raccontare che…”. Sono premesse che introducono un racconto dettagliato, ma permettono all’oratore di ostentare delicatezza e riserbo. Doti, che almeno in quel momento, non gli appartengono.

“Io ho molto rispetto, a differenza di altri, per le piazze e per le manifestazioni. Però mi lasci dire che sono rimasta molto turbata dal leggere le parole questa mattina di Camusso che dice a qualche giornale che Renzi, il Governo Renzi, è al Governo per i poteri forti. E, allora, io potrei ricordare diciamo che la Camusso… Io potrei dire, ma non lo farò, che la Camusso è eletta con tessere – diciamo – false e che quella piazza è stata riempita – diciamo – con pullman pagati”. 

Nessun commento:

Posta un commento