mercoledì 14 gennaio 2015

La semplificazione: facile ma fallace


Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una serie di semplificazioni, basate sulla tecnica sofistica della fallacia.
Gli atti di violenza e odio dei fratelli Kouachi e di Coulibaly hanno riaperto l’annoso dibattito sullo scontro di civiltà, troppo spesso basato su banalizzazioni dialetticamente efficaci ma intellettualmente rozze. Dopo i fatti di Parigi, tutti i musulmani sono potenzialmente pericolosi (potremmo dire come tutti gli italiani sono potenzialmente mafiosi). Sono argomentazioni triviali, stereotipate; eppure sembrano avere ancora il loro fascino.
Il sottinteso meccanismo fallace, quindi falsamente logico è questo:
Coulibaly è un terrorista
Coulibaly è musulmano
Quindi i musulmani sono terroristi
Dimostrando una certa ironia, il filosofo tedesco Leo Strauss ha coniato l’espressione in latino maccheronico “reductio ad Hitlerum (o reductio ad nazium). Quando il partecipante a un dibattito si trova in difficoltà, gioca la carta del nazismo, paragonando il proprio avversario a Hitler e screditando ogni suo ragionamento.
Potremmo coniare le espressioni “reductio ad Coulibalerum”. Ma anche “reductio ad mafiarum” considerando che, ieri, il discorso del premier Renzi in occasione della chiusura della presidenza italiana del semestre UE, è stato interrotto dall’insulto “mafia” da parte dei membri britannici di Ukip. Lo stesso insulto sembra sia arrivato anche dalle file dei Cinque Stelle.

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