“Non
possiamo accogliervi tutti, siete troppi”
È la
risposta di Angela Merkel a Reem, un’adolescente palestinese che vuole la cosa
più semplice e più complicata del mondo: rimanere nel Paese dove è scresciuta
con la sua famiglia e proseguire gli studi. Esattamente come succederà ai suoi
compagni di classe. Reem, invece, deve andarsene perché sembra che al padre
sarà revocato il permesso di soggiorno.
Durante una
trasmissione televisiva del 16 luglio la Cancelliera tedesca si è ritrovata,
suo malgrado in un incontro ravvicinato del terzo tipo: quello con le
conseguenze della legge. Una legge che, giusta o sbagliata, può essere
accettabile fino a quando non si incontrano gli occhi di Reem, la ragazza che
scoppia in lacrime davanti alla fermezza della Cancelliera.
In Italia
sarebbe scattato il solito populismo o il favoritismo, faccio un’eccezione per
la ragazzina che piange per levarmi d’impaccio. Ma la Merkel è fatta di una
pasta diversa. E va giù dritta. Reem rientra a pieno titolo nei “troppi”: “Siete
troppi”.
“Quanta
verità può sopportare un essere umano?” e “quanta verità può sopportare un
bambino?” si chiede Massimo Recalcati nel suo articolo “Tra il cuore e la norma”su Repubblica di oggi (17 luglio 2015).
Quanto antipopulismo
può sopportare il discorso politico? E quante eccezioni lo rendono più giusto?
Ci chiediamo noi.
Qui il video.
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