venerdì 17 luglio 2015

L’antipopulismo di Angela Merkel. Giusto o disumano?

“Non possiamo accogliervi tutti, siete troppi”
È la risposta di Angela Merkel a Reem, un’adolescente palestinese che vuole la cosa più semplice e più complicata del mondo: rimanere nel Paese dove è scresciuta con la sua famiglia e proseguire gli studi. Esattamente come succederà ai suoi compagni di classe. Reem, invece, deve andarsene perché sembra che al padre sarà revocato il permesso di soggiorno.
Durante una trasmissione televisiva del 16 luglio la Cancelliera tedesca si è ritrovata, suo malgrado in un incontro ravvicinato del terzo tipo: quello con le conseguenze della legge. Una legge che, giusta o sbagliata, può essere accettabile fino a quando non si incontrano gli occhi di Reem, la ragazza che scoppia in lacrime davanti alla fermezza della Cancelliera.
In Italia sarebbe scattato il solito populismo o il favoritismo, faccio un’eccezione per la ragazzina che piange per levarmi d’impaccio. Ma la Merkel è fatta di una pasta diversa. E va giù dritta. Reem rientra a pieno titolo nei “troppi”: “Siete troppi”.
“Quanta verità può sopportare un essere umano?” e “quanta verità può sopportare un bambino?” si chiede Massimo Recalcati nel suo articolo “Tra il cuore e la norma”su Repubblica di oggi (17 luglio 2015). 
Quanto antipopulismo può sopportare il discorso politico? E quante eccezioni lo rendono più giusto? Ci chiediamo noi.
Qui il video.


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