venerdì 18 dicembre 2015

La versione di Boschi


Abbiamo di fronte il prossimo premier? Forse sì. Oggi Maria Elena Boschi, nel suo discorso sulla mozione di sfiducia, ha dimostrato capacità oratoria e tenuta psicologia. Una 34enne che non si è fatta intimidire dalle difficoltà della politica.
“Dov’è il favoritismo nell’aver fatto perdere a mio padre l’incarico?” è la domanda retorica del ministro.
Ma il punto emozionale del discorso arriva con l’Erlebnis, la narrazione personale che diventa storia universale. Uno stra-classico dell’oratoria:
“Lasciatemi dire però quello che ho nel cuore: io amo mio padre e non mi vergogno a dirlo. Mio padre è una persona per bene. Io sono fiera di lui e sono fiera di essere la prima nella famiglia Boschi a essersi laureata. Lui figlio di contadini che, per andare a scuola a diplomarsi, ogni giorno faceva 5 chilometri all’andata e 5 al ritorno e quaranta minuti di treno. Questa è la storia semplice, umile, ma forte della mia famiglia.”
Poi, una versione elegante dei “gufi e rosiconi” di Renzi:
“So che fare il ministro a 34 anni può attirare invidie e maldicenze. Non mi fanno paura.”
Non stentiamo a crederlo.

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