venerdì 4 novembre 2011

La valigetta nera e l’archeolingua delle tangenti



“Le parole sono pietre” scriveva Carlo Levi, ma anche i gesti non scherzano. Ieri sera un simpatico signore, ex amministratore pubblico, mi ha ricordato i lontani anni Ottanta, epoca in cui il sistema delle tangenti era robusto e diffuso.

Il galateo della mazzetta funzionava così: il corruttore si presentava all’appuntamento con una valigetta nera (nera, marrone sembra non andasse bene) e, senza sedersi, appoggiava la valigetta sul tavolo.

Questo era il momento cruciale.

Se l’amministratore pubblico era corruttibile diceva “si accomodi”, se non lo era pronunciava una frase magica e raggelante: “No, grazie. Se vuole ci vediamo domani senza questa”, indicando la valigetta nera.

Ritorniamo al punto di partenza: le parole sono pietre.

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