Venerdì 20 gennaio Monti, ospite a Otto e mezzo, ha affermato per l’ennesima volta uno stile definito “sobrio”.
In cosa consiste la sobrietà del Monti style?
Uno degli ingredienti è la rinuncia alla verbosità, all’ansia di riempire il vuoto.
Alla domanda di Lilli Gruber (vado a memoria) “pensate di nominare il nuovo direttore generale del Tesoro?” [per sostituire Vittorio Grilli, nominato viceministro dell’economia e delle finanze del Governo Monti n.d.r.].
La riposta è “sì”. Segue una pausa.
Alla domanda della Gruber “quando, presto?”.
La risposta è “prestissimo”.
“Ci può dare qualche anticipazione sul nome?”
“No”. Pausa.
Mario Monti è spesso laconico. Poche parole, tanta autorevolezza.
E, ora, una curiosità. La parola proviene dal greco lakonismos che significa “modo proprio degli spartani”. La Laconia è un’area del Peloponneso nella quale si trova Sparta. Anticamente si riteneva che gli Spartani avessero un modo di parlare caratterizzato da brevità. La parola, infatti, doveva servire per il comando o per la trasmissione di informazioni, non per la conversazione considerata una perdita di tempo e un’attività di scarso rilievo.
Dopo esser stati abituati (quasi drogati) all'eccessiva "verbosità" del precedente premier (nonchè alla poca disponibilità a rispondere a domande non pilotate/concordate)ben venga questa estrema "sobrietà" di Monti. Considerando che, vista l'attuale situazione economica, dovremmo per forza (almeno per la maggioranza degli italiani) adottare uno stile di vita più "spartano" forse la "laconicità" del presidente del consiglio non è fuori luogo. Non è più tempo per le chiacchiere (e le balle condite con battute di pessimo gusto).
RispondiEliminaCiao Flavia