Mentre i politici rincorrono l’empatia accaparrandosi guance di bambini da accarezzare, adottando cuccioli e cimentandosi in gag più o meno riuscite, Benedetto XVI, per la prima volta, mostra con fatica e pudore la propria umanità. Ecco le parole di dimissioni tradotte dal latino:
«Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa»
«Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo; vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato».
«Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro».
L’empatia, quella vera, ha un costo.
Bentornata Flavia, il titolo del tuo post mi ha subito fatto venire in mente questa immagine.. http://gravitazero.tumblr.com/post/42838121943/theres-no-place-like-home lungi da me essere blasfemo ma dimmi se non è favolosa e azzeccatissima semanticamente parlando..
RispondiEliminati lascio con questa ultima immagine
http://ilmanigoldo.tumblr.com/image/42842096355
e con questa unica certezza: non vale più il detto morto un papa se ne fa un altro.
saluti.
Non sei blasfemo! Grazie.
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