Silvio Berlusconi è Dio. Proprio così. La proposta choc di ieri lo ha portato dritto, dritto nel firmamento.
Rileggiamone il testo, perché è un capolavoro nella costruzione, nella scelta delle parole, nella creazione della suspence:
“Sentiamo tuttavia, che con tutto quello che è successo e sta succedendo, serve qualcosa di più. Serve, come dire, un atto di sutura, un atto di avvicinamento, un atto di ricucitura civile, un atto di pace dallo Stato e dal fisco verso le nostre famiglie, direi un atto simbolico ma concretissimo che apra una pagina nuova, che ridia la fiducia dei cittadini nello Stato, che consenta cioè di instaurare un rapporto nuovo tra lo Stato e i suoi cittadini. Qualcosa che ho scritto qui dopo averci pensato. Ho pensato a quel che davvero è necessario per il nostro Paese. Un atto che consenta un nuovo inizio. E allora, e allora, nel nostro primo Consiglio dei Ministri delibereremo come risarcimento per un imposizione sbagliata e ingiusta dello Stato la restituzione dell’Imu sulla prima casa pagata dai cittadini nel 2012. I vostri applausi, la vostra standing ovation dimostra che avete capito bene. Le famiglie italiane saranno rimborsate di quanto versato per l’Imu.” Video
Colpisce l’anafora: la ripetizione di “un atto” per sei volte. Segue un ossimoro, una coppia di parole volutamente antitetiche: “un atto simbolico ma concretissimo”.
Poi, l’attribuzione di un’aura di sacralità al proprio dire: “qualcosa che ho scritto qui”. Non sono quindi parole gettate al vento, ma sono parole scritte come i dieci comandamenti.
Infine, arriva il punto culminante della climax, della progressione di parole che sale per intensità e viene introdotta dall’anafora: un atto di “sutura”, “avvicinamento”, “ricucitura”, “pace”; un atto che apra una “pagina nuova”, un atto che consenta “un nuovo inizio”.
È la “nuova alleanza” tra Stato e cittadini, dopo il diluvio universale dell’Imu:
“Dio disse:
«Questo è il segno dell’alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell’alleanza
tra me e la terra»
Genesi 9,12
Di sicuro Berlusconi, complice pure un piccolo grado di egocentrismo, non è nuovo a questo linguaggio messianico da "unto del signore". Francamente però rimango sorpreso da questa ricercatezza retorica che di fatto stride col colorito, e spesso un pò farraginoso, linguaggio a cui ci ha abituato nelle sue interviste e interventi (soprattutto quando è in difficoltà).Sospetto fortemente che ci sia un Cyrano nascosto dietro le quinte che abbia aiutato Berlusconi/Cristiano di Neuvillette, in questo messaggio d'amore verso il suo elettorato (giacchè quello avverso si sa, a dispetto della ricercatezza linguistica, ha colto nelle sue parole solo l'intensità retorica di un venditore di elettrodomestici porta a porta). A prescindere comunque da chi sia l'autore il discorso effettivamente è ricercato e potente, e fatto, come tu hai splendidamente messo in evidenza,per essere inciso nella roccia, per dare certezze (quasi dogmi) al suo elettorato rimasto troppo a lungo senza una "guida" spirituale. Quindi si, Berlusconi è Dio, ma solo per un certo elettorato del centrodestra. Per gli altri il bellissimo discorso non mitiga l'effetto, ormai quasi grottesco della sua presenza politica. L'IMU non sarà risarcita perchè lui non è Dio e non vincerà. E lui lo sa.
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