Nicola Del Duce mi ha segnalato una pillola per la reto-collezione: il monologo di Al Pacino nel film Scent of a woman del 1992.
È la storia di Charles Simms, originario dell’Oregon, che frequenta l’esclusiva scuola Berd di Boston nella quale si forma la classe dirigente del Paese.
A differenza dei suoi compagni, Charles ha origini umili e cerca di mantenersi con qualche lavoretto, come fare da accompagnatore al cieco colonnello Slade.
Un giorno vede un gruppo di ragazzi della scuola danneggiare l’automobile del preside. Quest’ultimo gli propone un accordo che ha il sapore della corruzione: se Charles farà i nomi dei colpevoli, il preside gli farà avere una lettera di referenze per andare a Harvard.
Il preside mette in piedi una sorta di processo, convocando la commissione di disciplina dei docenti e degli studenti. A sorpresa, appare Al Pacino-colonnello Slade per prendere le difese di Charles, spiegando all’uditorio che per un’anima amputata non esiste protesi:
Preside: Signor Simms le offro un’ultima chance per dire la verità.
Colonnello Slade: Il signor Simms non la vuole. Non gli interessa l’etichetta di studente ancora degno della Berd School. Ma che significa? Qual è il vostro motto qui. Basta denunciare i propri compagni per salvarsi il culo? E chi non fa la spalla viene mandato al rogo? Beh, signori miei, quando piove la merda, c’è molta gente che scappa e pochi altri che tengono duro. E qui Charlie affronta il fuoco mentre George si nasconde dentro le mutande di papà. E voi che cosa fate? Decidete di salvare George e di distruggere Charlie.
Preside: Ha finito signor Slade?
Colonnello Slade: No, no amico mio, ho cominciato appena. In non so chi ha frequentato questa scuola. Guglielmo Howard Tell, Guglielmo Jenny Bryle, Guglielmo Tell. Chiunque sia il loro spirito è morto. E, se ce l’hanno mai avuto, è scomparso. Alla Berd state forgiando dei serpenti. Razza di viscidi conigli spioni. E se credete di portare questi cuccioli alla virilità, scordatevelo signori miei. Perché o vi dico che state uccidendo proprio quello spirito che questa istituzione pretende di infondere. Che truffa! E cos’è questa pagliacciata che avete messo su oggi. L’unico attore di classe di questa farsa è accanto a me e io affermo che l’anima di questo ragazzo è intatta. Non è negoziabile. E sapete come lo so? Qualcuno qui, e non starò a dirvi chi, lo voleva comprare. Ma il nostro Charlie non era in vendita.
Preside: Lei sta esagerando.
Colonnello Slade: Glielo faccio vedere io che cosa vuol dire esagerare. Lei non sa che cosa divento quando esagero, Signor Trust. Glielo farei vedere ma sono troppo vecchio, troppo stanco e anche troppo cieco. E se fossi l’uomo che ero cinque anni fa, oh io verrei con il lanciafiamme in quest’aula.
Preside: La smetta.
Colonnello Slade: Ma la smetta lei, piuttosto. Con chi crede di parlare? Ho girato il mondo, cosa crede? C’è stato un tempo in cui ci vedevo. E allora ho visto. Ragazzi come questi, più giovani di questi con le braccia strappate, le gambe brutalmente lacerate. Ma non c’è niente, niente di peggio che assistere alla stupida amputazione di un’anima, perché… perché per quella non c’è protesi. Voi pensate di rispedire questo splendido soldato alla sua casa dell’Oregon con la coda tra le gambe. Ma io vi dico signori che voi state condannando a morte la sua anima. E perché? Perché non è uno della vostra Berd? Un privilegiato. Ferite questo ragazzo e infangherete la Berd tutti quanti. E voi Harry, Jimmy, Trent, dovunque siate laggiù, andate a fare in culo.
[…]
Entrando qua dentro ho sentito queste parole. La culla della leadership. Beh, quando il supporto si rompe, cade a pezzi la culla. Ma è già caduta, è già caduta. Fabbricanti di uomini, creatori di leader state attenti al genere di leader che producete qua. […] Quest’uomo [riferito a Charlie] non venderà mai nessuno per comprarsi un futuro. E questa si chiama onestà. Si chiama coraggio. E, cioè, quelle cose di cui un leader dovrebbe essere fatto.
Colonnello Slade: Il signor Simms non la vuole. Non gli interessa l’etichetta di studente ancora degno della Berd School. Ma che significa? Qual è il vostro motto qui. Basta denunciare i propri compagni per salvarsi il culo? E chi non fa la spalla viene mandato al rogo? Beh, signori miei, quando piove la merda, c’è molta gente che scappa e pochi altri che tengono duro. E qui Charlie affronta il fuoco mentre George si nasconde dentro le mutande di papà. E voi che cosa fate? Decidete di salvare George e di distruggere Charlie.
Preside: Ha finito signor Slade?
Colonnello Slade: No, no amico mio, ho cominciato appena. In non so chi ha frequentato questa scuola. Guglielmo Howard Tell, Guglielmo Jenny Bryle, Guglielmo Tell. Chiunque sia il loro spirito è morto. E, se ce l’hanno mai avuto, è scomparso. Alla Berd state forgiando dei serpenti. Razza di viscidi conigli spioni. E se credete di portare questi cuccioli alla virilità, scordatevelo signori miei. Perché o vi dico che state uccidendo proprio quello spirito che questa istituzione pretende di infondere. Che truffa! E cos’è questa pagliacciata che avete messo su oggi. L’unico attore di classe di questa farsa è accanto a me e io affermo che l’anima di questo ragazzo è intatta. Non è negoziabile. E sapete come lo so? Qualcuno qui, e non starò a dirvi chi, lo voleva comprare. Ma il nostro Charlie non era in vendita.
Preside: Lei sta esagerando.
Colonnello Slade: Glielo faccio vedere io che cosa vuol dire esagerare. Lei non sa che cosa divento quando esagero, Signor Trust. Glielo farei vedere ma sono troppo vecchio, troppo stanco e anche troppo cieco. E se fossi l’uomo che ero cinque anni fa, oh io verrei con il lanciafiamme in quest’aula.
Preside: La smetta.
Colonnello Slade: Ma la smetta lei, piuttosto. Con chi crede di parlare? Ho girato il mondo, cosa crede? C’è stato un tempo in cui ci vedevo. E allora ho visto. Ragazzi come questi, più giovani di questi con le braccia strappate, le gambe brutalmente lacerate. Ma non c’è niente, niente di peggio che assistere alla stupida amputazione di un’anima, perché… perché per quella non c’è protesi. Voi pensate di rispedire questo splendido soldato alla sua casa dell’Oregon con la coda tra le gambe. Ma io vi dico signori che voi state condannando a morte la sua anima. E perché? Perché non è uno della vostra Berd? Un privilegiato. Ferite questo ragazzo e infangherete la Berd tutti quanti. E voi Harry, Jimmy, Trent, dovunque siate laggiù, andate a fare in culo.
[…]
Entrando qua dentro ho sentito queste parole. La culla della leadership. Beh, quando il supporto si rompe, cade a pezzi la culla. Ma è già caduta, è già caduta. Fabbricanti di uomini, creatori di leader state attenti al genere di leader che producete qua. […] Quest’uomo [riferito a Charlie] non venderà mai nessuno per comprarsi un futuro. E questa si chiama onestà. Si chiama coraggio. E, cioè, quelle cose di cui un leader dovrebbe essere fatto.
Guarda il video (non lo carico perché è pensatissimo!).
Scent of a woman è il remake americano di Profumo di donna di Dino Risi (1974).
Scent of a woman è il remake americano di Profumo di donna di Dino Risi (1974).
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