Oggi, intervistato da Repubblica sulle epurazioni di Maroni, dichiara:
«Io ho voce in capitolo anche quando dicono che non ho voce in capitolo. […] Statuto o non statuto farò rientrare chi non meritava di essere mandato via. Poi voglio vedere se cacciano anche me»
Quanta antropologia e quanta letteratura dietro queste parole!
A quanto pare nella Lega regna il patriarcato, un modello antropologico nel quale il potere è appannaggio del più anziano e non c’è regola o norma democraticamente stabilita che possa cambiare lo stato delle cose («Statuto o non statuto…», dice Umberto).
Ma Laio non molla.
Bentornata!!!! Mi piace molto la tua analisi della struttura patriarcale che è alla base dell' "universo" lega.
RispondiEliminaNon so se Bossi abbia più effettivamente un peso politico tale da poter decidere il rientro degli epurati. Francamente non lo credo.Di sicuro però resiste sicuramente un forte "timore reverenziale" per il vecchio leader/creatore/padre/padrone della lega e lo stesso Bossi ne è cosciente se ancora oggi "osa" dire delle cose del genere. Questa effettivamente potrebbe essere la migliore dimostrazione della resistenza di una cultura patriarcale all'interno della lega nord.Ma è una reale sicurezza quella di Bossi o in realtà una sorte di reazione isterica di un vecchio leader rispettato sì ma attualmente ignorato ed isolato? Di sicuro se gli epurati non rientreranno la dimensione tragica del personaggio e della storia verranno confermate. Altrimenti non sarà a mio avviso una tragedia ma una farsa (un pò come quella di Berlusconi che hai analizzato in una delle tue ultime riflessioni)
Ciao