giovedì 4 ottobre 2012

Duello Obama vs Romney: Barack concentrato vs Mitt spontaneo (con arma letale nel finalino)


Un Romney impeccabile nel primo dibattito tra i candidati alla presidenza degli Stati Uniti, che si è tenuto ieri sera all'università di Denver. Lo sfidante è affabile, sereno, a tratti sornione ma senza mai perdere un’immagine di spontaneità. Obama, invece, è concentrato – troppo – e dimentica di sorridere. Sembra meno a suo agio, quasi sulla difensiva.
Il presidente rompe il ghiaccio con una nota leggera, una captatio benevolentiae, giocando la parte del perfetto maritino che tutte le donne vorrebbero:

“Tra i tanti punti di cui vorrei parlare questa notte il più importante è che vent’anni fa sono stato l’uomo più fortunato del mondo, perché Michelle Obama ha detto che mi avrebbe sposato. Quindi, amore [si rivolge alla moglie], ti auguro buon anniversario e ti prometto che la prossima volta non lo festeggeremo davanti a 40 milioni di persone.”

Ma Mitt Romney non lascia che le signore americane si commuovano. Gli “scippa” immediatamente la battuta:

“Auguri, signor presidente, credo che questo non sia il posto più romantico per festeggiarlo. Qui con me.”

Lo scippo di Romney si ripete nel corso del dibattito. Lo sfidante si rivolge alla middle class della quale Obama vorrebbe essere il paladino:
"Dopo quattro anni di presidenza ci lascia 23 milioni di disoccupati e una middle class impoverita".

Romney rincara la dose, giocando il ruolo del bravo imprenditore, che ha fatto bene per sé e può farlo anche per il suo Paese. La tesi è opinabile ma funziona sempre.
"Se è questo che volete, rieleggetelo, io vi indico una strada diversa perché amo il mio paese e conosco la ricetta per far ripartire l'occupazione, sono stato io stesso un creatore d'imprese."

Obama invece affida la sua assertività ai numeri e agli investimenti sul futuro:
“Nella più grave crisi degli ultimi 70 anni, dall'inizio del mio mandato però sono stati creati 4 milioni di posti di lavoro". “Il governatore Romney vuole ridurre le tasse sui ricchi, io voglio investire nell'istruzione, sto concludendo due guerre che ho ereditato, per orientare le nostre risorse verso la ricostruzione dell'America."

Interessanti le argomentazioni degli sfidanti sull’obamacare, la riforma sanitaria voluta da Obama che apre uno scambio di battute sulle due opposte visioni dei candidati: la solidarietà di Obama che, per Romeny, vuol dire assistenzialismo; il libero arbitrio di Romney che, per Obama, vuol dire crudele darwinismo sociale.
Il presidente sostiene: "Io credo in un'America che è la terra della libertà, ma dove il successo vero lo misuriamo quando riusciamo a farcela tutti insieme".

Romney ribatte:
“Ritengo che il governo non abbia la capacità di tenere i costi bassi. Infatti gente libera e libere imprese hanno maggiori capacità sulla riduzione dei prezzi del Governo.” “Il mercato privato e la responsabilità personale danno sempre risultati migliori.” “Sono colpito dalle capacità di creatività e di innovazione degli americani.” “Il mercato privato e la responsabilità personale funzionano sempre meglio.”

Nelle promesse finali Barack è generico, mentre Mitt sceglie di attaccare lo sfidante con un’argomentazione specifica che risveglia le antiche paure degli americani sul tema della sicurezza.
Obama:
“Quattro anni fa ho detto che non sono perfetto e che non sarei stato un presidente perfetto. Il governatore Romney pensa che io abbia mantenuto questa promessa. Ma ho anche promesso che avrei combattuto ogni singolo giorno per il popolo americano, per la classe media e per tutti coloro che si sforzano per raggiungerla. Se voterete per me vi prometto che combatterò con altrettanto vigore nel secondo mandato.”

Romney:
“Se il presidente verrà rieletto vedrete tagli drammatici alla difesa. Il segretario della difesa ha detto che sarebbero devastanti. Io non diminuirò l’impegno per i nostri militari. Farò in modo che l’America rimanga forte e che la classe media americana torni a lavorare.” È un atto linguistico che mira a produrre un effetto persuasivo, risvegliando l’apprensione dell’uditorio. Un’arma, l’apprensione, che lo sfidante si riserva per l’explicit.

Guarda il video.

3 commenti:

  1. Aggiungo alla tua attenta analisi questa interessante riflessione
    http://www.libertiamo.it/2012/10/05/primo-dibattito-romney-vince-obama-in-difficolta/


    saluti

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  2. Questa passività "oratoria" di Obama mi puzza.... quando ci sarà il prossimo scontro?

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  3. Grazie al Manigoldo per il link. Sei sempre aggiornatissimo!
    Il prossimo duello dovrebbe essere l'11 ottobre. Però tutti i commentatori dicono che Obama odia i confronti. Dicono anche che Romney, non avendo la rogna di governare un Paese, ha avuto più tempo per prepararsi. Comunque Obama è stato bravissimo, solo meno a fuoco di Romney.

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