Chi pensa che il connubio tra calcio e politica sia una prerogativa dell'oratoria maschile sbaglia. La regina dell'austerity Angela Merkel si serve del calcio per succhiarne la verve pop. Un topos, direbbero i retori, un'operazione tesa alla ricerca di una delle merci più preziose in politica: la simpatia verso il leader. Alla domanda "Con chi andrebbe a cena volentieri?" Angela si guarda bene dal replicare che avrebbe piacere di intrattenersi con un politico internazionale, un grande letterato o un premio Nobel. Niente di tutto questo. "Vicente del Bosque" è la sua risposta. La signora, che la classifica di Forbes ha indicato per quattro anni consecutivi come la più potente del mondo, ha bisogno dell'allenatore dell'allora invincibile nazionale di calcio spagnola per conquistare la sua dose quotidiana di popolarità.
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