sabato 5 marzo 2011

Mandela 2: nel libretto pubblicato con L’Espresso, il locus amoenus del discorso di insediamento del 1994


Nel discorso di insediamento come presidente della Repubblica del Sudafrica, Mandela ci regala il topos letterario del locus amoenus: un luogo ideale e felice in cui l’uomo vive senza contrasti.

Il topos assume un particolare valore in una terra che ha vissuto la segregazione e la miseria ed è stata locus terribilis, l’esatto contrario del locus amoenus.

Il topos del locus amoenus, nella letteratura e nell’arte, è rappresentato dalla descrizione di una natura piacevole e rigenerante.

Ecco il locus amoenus nel discorso di insediamento di Mandela:

«Ai miei compatrioti posso dire, senza timore di sbagliare, che ciascuno di noi è intimamente legato alla terra di questo bel paese quanto lo sono i famosi alberi di jacaranda di Pretoria e le mimose di Bushveld. Ogni volta che uno di noi tocca questa terra avverte un senso personale di rinnovamento. L’umore dell’intera nazione cambia con l’alternarsi delle stagioni.
Una sensazione di gioia e di euforia ci pervade quando l’erba diventa verde e i fiori sbocciano»

Un espediente narrativo classico, come il locus amoenus, può assumere un significato nuovo e fresco, se attualizzato e contestualizzato. Il discorso di Mandela ne è la prova.

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