Quanto calore ha dato alle parole di Joseph Ratzinger la beatificazione di Karol Wojtyila! Oggi, un oratore generalmente severo come Benedetto XVI, ha dimostrato passione e commozione. Uno dei momenti più sentiti del discorso di questa mattina è stato il passaggio sulla speranza: tema chiave della fede ma anche della politica.
Ratzinger ha ricordato come Wojtyla abbia riconquistato la «carica di speranza, ceduta al marxismo e al mito del progresso, e l’ha restituita al cristianesimo»
Un messaggio che ci fa tornare alla memoria la celebre frase dell’omelia della messa inaugurale di pontificato di Giovanni Paolo II del 22 ottobre 1978, in cui religione e politica si intrecciano:
«Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà. Di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!»
Quanto mi piacerebbe scrivere discorsi per il papa! Faccio un appello. Non si sa mai.
Ratzinger ha ricordato come Wojtyla abbia riconquistato la «carica di speranza, ceduta al marxismo e al mito del progresso, e l’ha restituita al cristianesimo»
Un messaggio che ci fa tornare alla memoria la celebre frase dell’omelia della messa inaugurale di pontificato di Giovanni Paolo II del 22 ottobre 1978, in cui religione e politica si intrecciano:
«Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà. Di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!»
Quanto mi piacerebbe scrivere discorsi per il papa! Faccio un appello. Non si sa mai.
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