giovedì 6 settembre 2012

Convention democratica Usa. Bill Clinton, l’arte di essere semplici

Ci sono persone – poche - che hanno la capacità di esprimersi con le parole più semplici del mondo. Tra queste c’è Bill Clinton. Possiamo essere in accordo o in disaccordo sui contenuti, ma dobbiamo ammettere che l’arte oratoria è una sua prerogativa.

Ieri sera, alla convention democratica di Charlotte, ha supportato la candidatura di Obama con un impianto argomentativo ben costruito.

Ha replicato all’accusa secondo la quale i democratici sarebbero sognatori inconcludenti, affibbiando ai repubblicani l’etichetta di individualisti-egoisti:

«We Democrats think the country works better with a strong middle class, real opportunities for poor people to work their way into it and a relentless focus on the future, with business and government working together to promote growth and broadly shared prosperity. We think "we're all in this together" is a better philosophy than "you're on your own.» [Noi democratici pensiamo che il Paese funzioni meglio se ha una classe media forte; reali opportunità per i poveri di farsi strada; se esiste un'attenzione costante al futuro; se le imprese e il governo lavorano insieme per promuovere una crescita e una prosperità ampiamente condivise. Pensiamo che "siamo tutti sulla stessa barca" sia una filosofia migliore di "sei da solo”.]
Clinton ha, poi, affermato il valore dello Stato, scrollandosi di dosso le accuse di assistenzialismo, e il valore del compromesso come arte non come debolezza o inciucio.
«They think government is the enemy, and compromise is weakness. One of the main reasons America should re-elect President Obama is that he is still committed to cooperation. He appointed Republican secretaries of defense, the army and transportation. He appointed a vice president who ran against him in 2008 […]. He appointed Cabinet members who supported Hillary in the primaries. Heck, he even appointed Hillary.» [I repubblicani pensano che il Governo sia il nemico e che il compromesso sia una debolezza. Uno dei motivi principali per cui l'America dovrebbe rieleggere il presidente Obama è che è ancora impegnato nella collaborazione. Ha nominato repubblicani come segretari alla difesa, all’esercito e ai trasporti. Ha nominato un vice presidente che concorreva contro di lui nel 2008Ha nominato membri del Gabinetto che hanno sostenuto Hillary alle primarie. Diamine, ha anche nominato Hillary.]

Da oratore scaltro, offre una sua personale traduzione alle argomentazioni dei repubblicani alla convention di Tampa.
«In Tampa, the Republican argument against the president's re-election was pretty simple: we left him a total mess, he hasn't cleaned it up fast enough, so fire him and put us back in.» [A Tampa, l'argomentazione dei repubblicani contro la rielezione del presidente era abbastanza semplice: abbiamo lasciato un totale disastro e lui non è riuscito a metterlo a posto abbastanza velocemente, così lo licenziamo e torniamo noi.]
Mette in campo anche un vecchio giochetto retorico per dimostrare nuovamente che, non solo i democratici non sono sognatori inconcludenti, ma che i loro Governi hanno portato vantaggi economici al Paese. È il gioco del “punteggio” che ricorre tre volte nel discorso. Mi sembra però che Clinton interpreti i numeri con una buona dose di malizia.

«since 1961, the Republicans have held the White House 28 years, the Democrats 24. In those 52 years, our economy produced 66 million private sector jobs. What's the jobs score? Republicans 24 million, Democrats 42 million.» [… dal 1961, i repubblicani sono stati alla Casa Bianca 28 anni, i democratici 24. In questi 52 anni, la nostra economia ha prodotto 66 milioni di posti di lavoro nel settore privato. Qual è il punteggio? repubblicani 24 milioni, democratici 42milioni.]

«The Recovery Act saved and created millions of jobs and cut taxes for 95 percent of the American people. In the last 29 months the economy has produced about 4.5 million private sector jobs. But last year, the Republicans blocked the president's jobs plan costing the economy more than a million new jobs. So here's another jobs score: President Obama plus 4.5 million, congressional Republicans zero.» [Il Recovery Act ha salvato e creato milioni di posti di lavoro e tagliato le tasse del 95 per cento. Negli ultimi 29 mesi l'economia ha prodotto circa 4,5 milioni di posti di lavoro nel settore privato. Ma l'anno scorso, i repubblicani hanno bloccato il piano di lavoro del presidente, costando all'economia più di un milione di nuovi posti di lavoro. Quindi, ecco un altro punteggio: più 4,5 milioni per il presidente Obama, zero per i repubblicani del Congresso.]

«Now there are 250,000 more people working in the auto industry than the day the companies were restructured. Gov. Romney opposed the plan to save GM and Chrysler. So here's another jobs score: Obama 250,000, Romney, zero.» [Ora abbiamo più di 250.000 persone che lavorano nel settore delle auto dal giorno in cui sono state ristrutturate le aziende. Il governatore Romney era contrario al piano di salvataggio di GM e Chrysler. Quindi, ecco un altro punteggio: Obama 250.000, Romney, zero.]

Interessante l’appello finale, incentrato sui concetti della collaborazione e della creazione di una società dove il darwinismo sociale non ha ragione di esistere.
«My fellow Americans, you have to decide what kind of country you want to live in. If you want a “you're on your own”, “winner take all” society you should support the Republican ticket. If you want a country of shared opportunities and shared responsibilities— a "we're all in it together" society, you should vote for Barack Obama and Joe Biden.» [Cari amici, dovete decidere in quale tipo di Paese desiderate vivere. Se volete il Paese del “sei da solo”e “chi vince piglia tutto” sostenete il ticket repubblicano. Se desiderate un Paese ricco di opportunità condivise e responsabilità distribuite, una società del "siamo tutti sulla stessa barca", votate Barack Obama e Joe Biden.]
Un “volemose bene”, ma molto molto chic.

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