La mandata a casa diventa colei che manda casa. Da oggetto a soggetto del discorso. È la straordinaria riforma grammaticale operata dall’ex governatrice della Regione Lazio Renata Polverini nei manifesti con i quali ieri ha tappezzato Roma.
«Questa gente la mando a casa io.»
Ma non era lei che era stata mandata a casa? Goffo tentativo di recuperare uno straccio di verginità.
Scusa Flavia ma questi cartelloni sono prima o dopo la farsa delle dimissioni? Perchè se sono dopo la vicenda delle dimissioni, già di per se grottesca, siamo arrivati alla comicità involontaria (ti ricordi i film in cui dopo essere stato schiaffeggiato, preso a pugni e calci si rialzava e con tono serio diceva" t'è bastata la lezione?")peggio di Maroni con la scopa del post bossi. Se invece i cartelloni sono prima delle dimissioni sarebbe chi ha memoria lunga sarebbe autorizzata a spernacchiarla ogni volta passa per strada (tipo "Renataaaa.....prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr"
RispondiEliminaps ho dimenticato il soggetto della scenetta delfilm che era renato pozzetto
RispondiEliminaIl dramma è che i cartelloni sono stati messi dopo!
RispondiEliminasì sono posteriori all'annuncio delle sue dimissioni
RispondiEliminahttp://nonleggerlo.blogspot.it/2012/09/e-uno-scherzo-vero.html
e non solo. sono anche abusivi
http://video.repubblica.it/dossier/regione-lazio/polverini-la-denuncia-dei-radicali-manifesti-abusivi-altro-che-pulizia/106007/104387
per la serie non mai limite al peggio...
saluti.