venerdì 22 ottobre 2010

Il predellino e la sineddoche, il trampolino e la metafora

Dicembre 2007-ottobre 2010

L’espressione «partito del predellino» si riferisce all’estemporanea creazione del partito unico del centro-destra, il Popolo della Libertà, da parte di un Silvio Berlusconi dritto in piedi sul predellino della sua auto. L’annuncio avviene il 18 novembre 2007 a piazza San Babila a Milano.
Un’interessante forma linguistica. Ma a quale figura retorica corrisponde? A una sineddoche, direi.
La sineddoche consente di trasferire “il significato di una parola a un’altra in base a un rapporto di contiguità*”.
E il «trampolino» del famoso patto proposto il 16 ottobre 2010 dal Ministro Calderoli? L’espressione si riferisce all’esigenza di un nuovo accordo tra Berlusconi, Fini e Bossi, con l’obiettivo di evitare di andare al voto. Il trampolino non è una sineddoche ma una metafora. Nel primo caso, infatti, si designa un evento politico attraverso un oggetto fisico - il predellino dell’auto - che è stato parte della scenografia in cui l’evento ha avuto luogo. Nel secondo caso, invece, si fa riferimento a un concetto evocatore: la necessità di rilanciare un’alleanza che è inciampata in divergenze di vedute e battibecchi.
La metafora è senza dubbio la più conosciuta tra le figure retoriche (l’unica conosciuta, spesso). Attraverso la metafora viene ridefinito un oggetto, utilizzandone un altro con il quale il primo condivide uno o più tratti semantici. Un esempio: “Capelli biondi che ricordano il colore giallo dell’oro” diventano “capelli d’oro”, anche se quei capelli non sono di metallo.

*Marchese A. (1990), Dizionario di retorica e stilistica, Mondadori, Milano.

1 commento:

  1. complimenti per il blog! Molto interessante e istruttivo e, soprattutto, utile per leggere/ascoltare oltre, capire veramente il significato di quello che si dice!

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