Innanzi tutto mi scuso per il silenzio. Alcuni di voi si sono preoccupati e mi hanno scritto. Li rassicuro: sto bene, sono solo uscita ora dal tunnel di una consegna per me particolarmente impegnativa.
Ma torniamo ai temi del blog.
Ieri Adriano Celentano è stato ospite di Annozero di Michele Santoro e ha espresso il suo parere contro il nucleare, invitando i cittadini a votare “Sì” al referendum del 12 e 13 giugno.
Dal punto di vista della comunicazione, sono sempre interessanti le “uscite” di Celentano.
Anche ieri sera il cantante non ha tradito il suo stile che definirei –senza mezze misure - profetico.
Celentano si è posto come colui che rivela una verità ancora non pienamente conosciuta. Una verità che riguarda il futuro del genere umano.
Queste le sue parole:
«Stavolta è questione di vita o di morte. Noi non possiamo assolutamente permettere che non si raggiunga il quorum»
La profezia di Celentano è condita, però, da una nota di sarcasmo, grazie a un gioco di parole che la rende più adatta al mezzo televisivo, ma non per questo meno drammatica:
«Se disgraziatamente l’affluenza alle urne fosse al di sotto del 50% + 1, il “quorum”, dopo, ce lo fanno loro [i politici].»
Di seguito una profezia tratta dalla Bibbia:
«Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della Terra un deserto, per sterminare i peccatori» (Isaia 13,4)
Manca il “quorum”, ma il tono è quello e i giorni del referendum diventano giorni del giudizio.
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