giovedì 21 aprile 2011

Dove c’è Obama c’è retorica. Il presidente Usa in diretta streaming su Facebook

Barack Obama, forse il più grande oratore contemporaneo, non perde lo smalto. Oggi ha lanciato, in diretta streaming via Facebook, la sua seconda campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti.

Mark Zuckerberg, il fondatore del social network, ha moderato l’incontro e il presidente ha risposto alle domande del pubblico riunito nella sede Facebook di Palo Alto e a quelle giunte via Web.

Il discorso del retore-Obama è iniziato con una bella captatio benevolentiae, che ha strappato la risata dei presenti e ha fatto il giro del mondo sui media.

Eccola:
«La prima volta che abbiamo pranzato insieme [con Mark Zuckerberg] avevamo la giacca e lui ha iniziato a sudare, è davvero scomoda per lui. Ora lo voglio aiutare. Mark, leviamoci la giacca»

La captatio benevolentiae – ricerca della benevolenza – è un topos retorico attraverso il quale l’oratore cerca di conquistare la simpatia del pubblico.

Visto il successo della prima captatio, Obama non se ne è fatta mancare una seconda. Parlando della sua intenzione di far decadere gli sgravi fiscali per i ricchi, Obama – sempre rivolto al miliardario Zuckerberg – ha detto:

«Sia io che te dobbiamo prepararci a pagare più tasse. Lo so che per te non è un problema»

Ancora retorica – buona, magistrale retorica – con l’Erlebnis: la narrazione di una propria esperienza emotiva. L’Erlebnis utilizzata da Obama consiste nel racconto della sua esperienza personale di ragazzo povero, figlio di una mamma single. Un vero classico nel corpus dei discorsi di Obama.

Per sostenere la validità dei propri programmi di welfare, il presidente Usa ha ricordato che senza le borse di studio statali, i programmi per la salute e gli aiuti finanziari pubblici non sarebbe mai diventato il presidente del Paese più potente del mondo.


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