Il ministro Andrea Riccardi esce dall’impasse della gaffe di ieri grazie a un’allitterazione.
Il ministro della Cooperazione, parlando con il guardasigilli Paola Severino, aveva commentato in questo modo l’incontro saltato tra Pdl, Pd e Udc a seguito della cancellazione della presenza di Angelino Alfano:
«Alfano voleva creare il caso, vogliono solo strumentalizzare. In realtà il Pdl ha problemi a trovare un accordo sulla legge elettorale. È questa la cosa che mi fa più schifo della politica»
Riccardi, dopo essersi scusato, tenta di chiudere il caso con un’allitterazione, una figura retorica che consiste nella ripetizione di una sillaba o di un suono in parole che si susseguono:
«Non credo di dover parlare di più sul non parlato» (video)
“Tanto, se tanto mi da tanto, è meglio fare il tonto” dice Zucchero Fornaciari nella Canzone “Pronto” (album Fly).
Ho capito l'alliterazione ma non ho capito il senso della frase "Non credo... io... di dover parlare di più sul non parlato". Cosa intende per "non parlato"?
RispondiEliminaCredo intenda "non mi devo giustificare per qualcosa che non penso e che non intendevo comunicare". Ma è anche un giro di parole volutamente criptico.
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