Oggi è la festa del papà. Un nuova pillola di retorica ne ricorda uno, costretto a ricorrere a un usuraio per onorare le regole non scritte – ma non per questo meno ferree – di una tradizione che inchioda. La figlia si sposa e bisogna organizzare una festa di matrimonio come si deve. Altrimenti si fa cattiva figura.
Saverio, il papà che fa il cameriere, rimane impietrito di fronte al preventivo del pranzo di nozze: non è in grado di pagarlo. Le parole potenti del cognato e gli occhi supplicanti della moglie, sono però un’ottima argomentazione per indebitarsi oltre le proprie possibilità.
Il dialogo è tratto dal film “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino (2006).
Zio della sposa: Le figure di merda, Saverio, le figure di merda. Io non gliele faccio fare le figure di merda a mia nipote. Già a mia sorella non gli hai fatto fare il viaggio di nozze. Pure tua figlia vuoi vedere infelice? Dall’altra parte ti hanno pagato la casa, i mobili, il viaggio di nozze, il servizio fotografico, il filmino, le fedi e pure la torta nuziale. A te tocca il ricevimento, le bomboniere e l’abito da sposa, è chiaro?
Madre della sposa: Questo è il preventivo di Michelini. È l’opzione più economica: antipastino di mare, linguine dello chef…
Zio della sposa: Sarebbero con gli scampi.
Madre della sposa: Alternativa: pennette alla Vodka. Per secondo, frittura di calamari e gamberi…
Zio della sposa: … fresca, niente merda congelata, eh!
Zio della sposa: … fresca. Insalatina, melanzana alla maniera del marinaio, caffè. Il tutto 15 euro.
Padre della sposa (Saverio): È ancora molto caro, non c’è un’opzione più economica?
Zio della sposa: un’opzione più economica sarebbe una spaghettata aglio e olio a casa tua. Saverio, ma quanto vorresti spendere?
Padre della sposa (Saverio): Sono duecento invitati, moltiplica per 15 euro, sono 3 mila euro. Vini, bomboniere e abito da sposa esclusi. Io non ce la faccio.
Madre della sposa: (scoppia a piangere).
Saverio, il papà che fa il cameriere, rimane impietrito di fronte al preventivo del pranzo di nozze: non è in grado di pagarlo. Le parole potenti del cognato e gli occhi supplicanti della moglie, sono però un’ottima argomentazione per indebitarsi oltre le proprie possibilità.
Il dialogo è tratto dal film “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino (2006).
Zio della sposa: Le figure di merda, Saverio, le figure di merda. Io non gliele faccio fare le figure di merda a mia nipote. Già a mia sorella non gli hai fatto fare il viaggio di nozze. Pure tua figlia vuoi vedere infelice? Dall’altra parte ti hanno pagato la casa, i mobili, il viaggio di nozze, il servizio fotografico, il filmino, le fedi e pure la torta nuziale. A te tocca il ricevimento, le bomboniere e l’abito da sposa, è chiaro?
Madre della sposa: Questo è il preventivo di Michelini. È l’opzione più economica: antipastino di mare, linguine dello chef…
Zio della sposa: Sarebbero con gli scampi.
Madre della sposa: Alternativa: pennette alla Vodka. Per secondo, frittura di calamari e gamberi…
Zio della sposa: … fresca, niente merda congelata, eh!
Zio della sposa: … fresca. Insalatina, melanzana alla maniera del marinaio, caffè. Il tutto 15 euro.
Padre della sposa (Saverio): È ancora molto caro, non c’è un’opzione più economica?
Zio della sposa: un’opzione più economica sarebbe una spaghettata aglio e olio a casa tua. Saverio, ma quanto vorresti spendere?
Padre della sposa (Saverio): Sono duecento invitati, moltiplica per 15 euro, sono 3 mila euro. Vini, bomboniere e abito da sposa esclusi. Io non ce la faccio.
Madre della sposa: (scoppia a piangere).
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