mercoledì 12 gennaio 2011

Marchionne-Camusso: spiazzamento uno e due


Non mancano le strategie linguistiche nella grande battaglia sul referendum di Fiat di Mirafiori. Segnalo un doppio spiazzamento.

Spiazzamento uno.
Il 10 gennaio Marchionne a Detroit ha tentato uno spiazzamento, cambiando il punto d vista su uno degli aspetti più sensibili della trattativa. Ha detto, sostanzialmente, che la prospettiva di lavorare sei giorni alla settimana dovrebbe essere considerata un’opportunità, non una sventura.
«Venerdì scorso - ha dichiarato l'amministratore delegato della Fiat - ero in Canada a Brampton per lanciare il charger della Chrysler. Ci hanno invitato a investire e aumentare la capacità produttiva. C'è un grande senso di riconoscimento per gli investimenti che abbiamo fatto là. Stanno aspettando di mettere il terzo turno, trovo geniale che la gente voglia lavorare, fare anche il terzo turno. Lavorare sei giorni alla settimana è una disponibilità incredibile, in Europa questo è un problema».

Spiazzamento due.
Ieri a Chianciano, Susanna Camusso - segretario generale della Cgil – ha dichiarato che Marchionne «insulta ogni giorno il nostro Paese». Il nostro Paese, non solo i lavoratori Fiat o i lavoratori in generale, ma tutti i cittadini e tutte le istituzioni. In questo modo, la gravità dell’insulto aumenta, diventa intollerabile perché tutti gli italiani sono coinvolti e – secondo la Camusso – insultati.

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