domenica 16 gennaio 2011

Video messaggio di Berlusconi. L’anafora

Oggi, in serata, Berlusconi ha inviato un video messaggio ai media, in cui una figura retorica mi ha colpito tra le altre: l’anafora, la ripetizione della stessa parola o di un insieme di parole all’inizio di frasi che si susseguono.

«Non è un paese libero quello in cui quando si alza il telefono non si è sicuri della inviolabilità delle proprie conversazioni.

Non è un paese libero quello in cui alcuni magistrati conducono delle battaglie politiche usando illegittimamente i propri poteri contro chi è stato democraticamente chiamato a ricoprire cariche pubbliche.

Non è un paese libero quello in cui una casta di privilegiati può commetter ogni abuso a danno di altri cittadini senza mai, mai doverne rendere conto».

L’anafora viene generalmente impiegata per attribuire gravità liturgica alle argomentazioni, agli insegnamenti, agli avvertimenti.

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