domenica 9 gennaio 2011

Saliresti su un aereo il cui pilota è depresso? Il topos dell’ottimismo di Berlusconi e Blair


Ieri Silvio Berlusconi ha espresso il suo ottimismo per il destino del Paese, intervenendo telefonicamente all'assemblea regionale dell'Alleanza di Centro a Padova:

«Gli italiani sono in buone mani, possono guardare con sicurezza, ottimismo, senza patemi d'animo al futuro».

L’ottimismo è un passaggio obbligato dell’oratoria politica, un topos.
L’ex premier britannico Tony Blair, intervistato da Fazio a CheTempoCheFa il 3 ottobre 2010, lo ha confermato: l’ottimismo è un elemento strategico e indispensabile nella comunicazione di un leader:

«è una qualità importantissima in politica. Quando prendi un aereo non vuoi vedere un pilota depresso […] o, per lo meno, non vuoi sapere se è depresso».

Essere “strategicamente” ottimisti va bene, dunque. Ma non lo si può essere in modo manieristico e vuoto, altrimenti suona falso. L’ottimismo deve essere supportato da un'argomentazione credibile e da riscontri fattuali che ne sorreggano la visione, altrimenti è controproducente.

Salireste su un autobus guidato da un cieco felice?

2 commenti:

  1. Certo, l'ottimismo è importante. Guarda Bersani che è sempre depresso!

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  2. Che dire,,guardiamo l'america dove Obama nonostante il crollo dell'economia, il debito pubblico alle stelle e la disoccupazione a tassi mai raggiunti dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi, continua a mostrari ottimista: qualcuno piu da questa parte dell'ocenao che dall'altra sembra gradire molto l'autista dell' autobus cieco e felice...purche l'autobus sia a qualche migliaio di km da noi?

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