giovedì 19 aprile 2012

C'è il sogno di Luther King nella collana di dvd "Le parole che hanno cambiato il mondo" del Corriere della sera

Il blog Discorsi potenti seguirà le uscite della collana del Corriere della sera "Le parole che hanno cambiato il mondo", così come lo scorso anno ha seguito la collana di libretti "La forza delle parole" dell'Espresso. Aldo Grasso, il curatore, ha deciso di partire con il classico dei classici: "I have a dream" di Martin Luther King (Washington, agosto 1963). Riproponiamo il commento pubblicato lo scorso anno. Che dire di "Ho un sogno", Il discorso dei discorsi, il discorso per antonomasia? In "Ho un sogno" c’è tutto: passione, fermezza, sfida, ritmo. Ma, soprattutto, c’è azione. Volontà di cambiare l’America subito, nel momento stesso in cui quel discorso viene pronunciato. King ci riesce: dopo I have a dream, i bianchi, i neri, la politica, la cultura, il mondo hanno fatto un passo avanti verso l’uguaglianza e la libertà. Nel discorso al Lincoln Memorial di Washington dell'agosto 1963, il pastore non chiede agli afroamericani di pazientare, di essere ragionevoli, di aspettare tempi opportuni. Al contrario: «Siamo venuti in questo luogo sacro anche per ricordare all’America la fiera urgenza dell’oggi. Non è questo il momento per concedersi il lusso del raffreddare gli animi o di prendere la medicina tranquillante della gradualità. Ora è il tempo di rendere reali le promesse della democrazia. Ora è il tempo di sollevarsi dalla scura e desolata valle della segregazione, per percorrere il sentiero assolato della giustizia razziale. Ora è il tempo di sollevare la nostra Nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale, portandola verso il terreno solido della fratellanza. Ora è il tempo di rendere la giustizia una realtà per tutti i figli di Dio» Nell’aprile del 1963, pochi mesi prima del discorso del Linlcoln Memorial, King era stato arrestato a Birmingham. In prigione aveva letto un articolo di giornale firmato da otto ecclesiastici bianchi locali che definivano l’attivismo di King «poco saggio e prematuro» ("Birmingham News", 13 aprile 1963). King risponde ribadendo la necessità di agire nell’immediato e con decisione. Un atteggiamento che convoca all’azione gli afroamericani, che accresce il suo capitale di fiducia. Un atto linguistico. Molto di più su I have a dream nel mio libro “Discorsi potenti”.

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